LANGHE E ROERO

Visita del centro storico di Alba
Alba, situata sulla sponda destra del fiume Tanaro, è una città ricca di cultura, storia e tradizioni.
La visita del centro storico include l'ingresso all'interno della Cattedrale, dedicata al Santo patrono della città, San Lorenzo, con uno splendido coro ligneo cinquecentesco; la Chiesa di San Giovanni dove si può ammirare l'opera del pittore albese "Il Macrino"; la Chiesa di San Domenico, ricca di affreschi trecenteschi dove si respira ancora il severo stile domenicano e, infine il gioiello barocco-rococò della Chiesa della Maddalena fondata dalla Beata Margherita di Savoia Acaja.
Uno scrittore su tutti viene associato alla città: Beppe Fenoglio, intensamente legato ad Alba, ne ricorda i periodi della Resistenza Partigiana nei suoi testi.
Visitare Alba vuol dire entrare nella capitale storica ed economica delle Langhe!

I Castelli delle Langhe
La Langa del vino è anche la Langa storica dei castelli medievali innalzati sulla cima delle dorsali collinari.
Caratteristico è il Castello di Grinzane Cavour che ricorda il suo abitante più illustre Camillo Benso, sindaco dal 1832 al 1849. Pregevole è la Sala delle Maschere con un soffitto ligneo a formelle dipinte del 1547. Oggi è sede dell'Enoteca Regionale Piemontese Cavour, di un Museo Etnografico, dell'Ordine dei Cavalieri del Vino e del Tartufo e di un rinomato ristorante.
Il Castello Falletti di Barolo, eretto al centro dell'abitato, fu sempre legato alle sorti della potente famiglia Falletti attiva sino al 1864. Dal 2010 ospita il WiMu - Museo del Vino, un percorso innovativo ed originale nella cultura e nella storia del vino. Le antiche cantine sono sede dell'Enoteca Regionale del Barolo.
Ben visibile per la sua verticalità è il Castello di Serralunga d'Alba, splendido esempio di Donjon francese trecentesco. Mai trasformato a residenza, ha mantenuto la funzione di controllo e difesa sul territorio.

Tour panoramico
"Andar per Langhe" non significa solo visitare gli antichi manieri, ma anche addentrarsi in queste "Lingue di Terra" costituite da colorati e pregiati vigneti e caratteristici borghi divenuti Patrimonio dell'Umanità dal 2014.
Nella Langa del Barolo Monforte d'Alba è nota come la "Perla delle Langhe" e caratterizzata da strette viuzze acciottolate, La Morra è denominata il "Balcone delle Langhe" per il suo Belvedere come punto panoramico di eccellenza e Diano D'Alba offre uno sguardo a 360° sul territorio.
Le colline del Barbaresco includono i borghi di Barbaresco, con la sua imponente torre medievale a strapiombo sul Tanaro e, Neive inserito nella lista dei Borghi più belli d'Italia e con splendide residenze signorili come il Palazzo dei Conti di Castelborgo e le sue cantine, luogo di primi esperimenti sulle uve nebbiolo per ottenere il vino che è oggi il Barbaresco.
Luoghi incantevoli che "costituiscono un esempio eccezionale di interazione dell'uomo con il suo ambiente naturale".

Tenuta di Fontanafredda
Storia, tradizione e vino si incontrano in questa antica dimora situata nel cuore della Langa del Barolo che fu, nel 1800, il nido d'amore per eccellenza del nostro primo Re d'Italia, Vittorio Emanuele II, e della Bela Rosina.
Visitando le cantine, considerate tra le più belle al mondo, si può comprendere appieno tutto il processo di vinificazione passando dalle botti di grande capacità alle barriques, dalla zona di fermentazione all'affinamento in bottiglia.
Un borgo che conserva ancora intatte le testimonianze del suo nobile passato.
Per gli amanti della quiete e del relax Il Bosco dei Pensieri è un percorso di meditazione e di contemplazione tra piante secolari, vigneti e noccioleti.

Cherasco
Cherasco sorge in una data ben precisa, l'autunno 1243, non distante dall'antico insediamento romano di Clarascum. Conserva tutt'oggi la struttura a pianta quadrata, a maglie ortogonali con ampie vie in buona parte porticate, su cui si affacciano eleganti edifici civili e religiosi.
La Torre Civica del XIII sec. da sempre simbolo cittadino, l'Arco di Belvedere, creato come fondale scenografico e voluto dalla popolazione come ex voto della città risparmiata dalla peste del 1630 e la monumentale chiesa della Madonna del Popolo, un vero trionfo di stucchi.
Barocchi sono il Palazzo Gotti di Salerano, sede del Museo Civico Adriani con sontuose sale affrescate e Palazzo Salmatoris, sede di grandi avvenimenti storici: la permanenza della Sindone nel 1706 durante l'assedio di Torino e, nel 1796 venne firmato l'armistizio tra Napoleone e i Piemontesi.
La città è Capitale italiana dell'Elicicoltura e lega il suo nome a importanti mercati dell'antiquariato che si svolgono da oltre venti anni.

Bra e Pollenzo
Bra, di origini antichissime, ha radici che affondano nell’età neolitica e che toccano l’impero romano e la dinastia sabauda, le cui tracce sono ancora ben visibili sul territorio.
Oggi è una città famosa in Italia e nel mondo per essere la patria del movimento Slow Food, per la sua eccellente salsiccia di vitello e per i suoi eventi di apertura internazionale, come Cheese, evento gastronomico biennale che vede protagonisti i formaggi d'eccellenza di tutto il mondo.
Culla del barocco piemontese di cui di pregevole interesse sono la Chiesa di Santa Chiara, Sant'Andrea e la S.S. Trinità e i palazzi signorili, quali Palazzo Mathis, Palazzo Garrone, la Casa del Beato Cottolengo e il Palazzo Traversa.
Dall’alto del colle Monteguglielmo sorge il monumento simbolo di Bra: la Zizzola.
E poi, Pollenzo, la sua frazione più nota, di epoca romana, le cui case attuali sono state costruite sui muri radiali della cavea dell'antico anfiteatro, dando al borgo una forma ellittica.
Sulla piazza principale si affaccia "La Corte Carlo Albertina", un complesso architettonico di edifici che richiama il fasto della corte sabauda ed in cui trova sede l’Università di Scienze gastronomiche che coinvolge nei suoi corsi studenti da tutto il mondo.
La caratteristica torre che campeggia sulla piazza ospita invece un’originale Banca del vino dove sono custoditi e invecchiati alcuni dei più noti cru.

I Castelli del Roero
I castelli ... luoghi magici ed affascinanti in cui si respira la storia del passato, ma anche cultura e tradizione.
Il Roero è ricco di dimore antiche: fortezze medioevali e tenute settecentesche che un tempo avevano esercitato la propria funzione di controllo, difesa, residenza, centro di potere e che oggi, dopo accurati restauri conservativi, sono visitabili ed in alcuni casi trasformati in musei.
Magliano Alfieri, il Castello di Cisterna d'Asti e Monteu Roero, ne sono un esempio e ospitano, al loro interno, interessanti allestimenti museali come quello dedicato ai Soffitti in Gesso, al Museo del Paesaggio o quello dell'Antica Arte di Distillazione.
Il Castello di Govone, una delle residenze estive preferite da Carlo Felice di Savoia, il Castello di Monticello d'Alba e quello di Sanfrè rappresentano invece una testimonianza della vita di corte piemontese.

Tour Fenogliano
Un itinerario letterario nei luoghi dove sono state ambientante le vicende dei romanzi di Beppe Fenoglio.
Vi è la possibilità di intraprendere svariati percorsi, scegliendo se concentrarsi su Alba, la città di Beppe, visitando la sua casa natale (oggi Centro Studi) e i luoghi della sua adolescenza oppure addentrarsi tra le colline dell'Alta Langa. La vite, qui, lascia il posto al castagno e al nocciolo, a fitti boschi e pascoli. Una Langa aspra, difficile da coltivare, che ti «piglia la pelle a montarla prima che a lavorarla» de La Malora e la Langa dove si rifugiavano i partigiani durante la resistenza e diventata poi protagonista dei suoi racconti.
Luogo amato sin dalla sua infanzia è San Benedetto Belbo, dove trascorreva le vacanze estive ospite dei parenti paterni. Oggi è possibile percorrere l'itinerario letterario fenogliano che, con pannelli esplicativi, si snoda tra le vie del piccolo paese ricordando i luoghi più significativi legati alle sue opere. Da qui parte Agostino, protagonista del romanzo La Malora e qui sono ambientati alcuni dei suoi racconti più intensi come Un giorno di Fuoco e la Pioggia e la sposa.

La "Cerca del Tartufo"
Un'esperienza divertente e particolare in cui ci si trova direttamente a contatto con la natura e utile per comprendere appieno questi territori.
Si va alla ricerca della "pepita" delle Langhe, il Tuber Magnatum Pico, accompagnati dal trifulau e dal fiuto del suo cane, il Tabui, pazientemente addestrato e indispensabile per questa attività e che annusa alla base dei tronchi; sarà il trifulao con la sua zappetta, il sapin, a scavare e tirar fuori con delicatezza il prezioso fungo ipogeo che sprigiona così il suo intenso profumo.
Una cerca che ha origini lontane, quando a Roddi, a fine '800, nacque l'Università dei cani da tartufo: una scuola particolare dove i cani "studiano" e vengono addestrati ad affinare l'olfatto per scovare i tartufi più pregiati.
Il Marchesato di Saluzzo
«Di lunga tratta di montagne e valli / E feconde pianure e di castella», così Silvio Pellico, grande patriota e scrittore, descriveva la sua Saluzzo. Una città d'arte affascinante che per quattro secoli fu capitale di un marchesato florido e potente: il Marchesato di Saluzzo.
Un "dedalo di viuzze" lunghe e strette salgono verso la collina su cui si affacciano chiese ed eleganti palazzi nobiliari con decorazioni a grisailles e fregi in cotto.
La Castiglia, residenza principale dei Marchesi, domina la città alta. Carcere nell'800, oggi ospita il Museo della Memoria Carceraria e il Museo della Civiltà Cavalleresca.
La Torre Civica con i sui 48 m di altezza permette una visuale panoramica sul Monviso e sulla pianura.
Imperdibile è la Chiesa di San Giovanni, un vero capolavoro d'arte gotica. L'abside ospita la cappella sepolcrale dei Marchesi ed è un'eccezionale esempio di scultura borgognona quattrocentesca.
Elegante dimora signorile del XVI secolo è Casa Cavassa, ora sede del Museo Civico con un'esposizione di affreschi, arredi ed oggetti d'arte. Pregevole è la sala del trono, dove tra splendidi stalli del coro spicca una pala della Madonna della Misericordia di Hans Clemer, pittore fiammingo di corte.
Nella parte bassa cittadina si innalza la maestosa facciata della Cattedrale, dedicata all'Assunta con, all'interno, un pregevole polittico di Hans Clemer.
Poco lontano dal centro abitato sono visitabili il Castello della Manta con raffinati affreschi, tra cui ricordiamo il "Ciclo di Eroi e Eroine" e la "Fontana della Giovinezza" legati al gotico internazionale, l'Abbazia di Staffarda, splendido esempio di abbazia cistercense in Piemonte e il Comune di Revello, residenza estiva dei marchesi, dove si incontra il Palazzo Marchionale con la Cappella Marchionale affrescata con i ritratti dei marchesi e storie di Santi e la tardo gotica Collegiata di Santa Maria con pregevoli opere d'arte al suo interno.

Savigliano
La città è stata sin dal Medioevo uno dei centri più importanti del Ducato di Savoia.
A fine '500 ha inizio il suo "secolo d'oro": importante piazzaforte militare in cui la nobiltà fa costruire e ristrutturare palazzi e dove si svilupparono numerosi conventi.
Fulcro cittadino è la Piazza Santa Rosa il cui nome si deve alla presenza del monumento dedicato a Santorre di Santa Rosa, anima dei moti del 1821. L'antica Piazza Vecchia, caratterizzata dalla presenza dei portici, conserva ancora oggi il suo fascino medievale: qui i nobili costruirono le loro case-torri e qui appare, come fondale scenografico e in posizione strategica, il maestoso Arco di Trionfo costruito nel 1585 per il passaggio del Duca Carlo Emanuele I. Si affacciano sulla piazza la Torre Civica, prima banca della città e Palazzo Miretti, l'antico Palazzo Comunale cittadino.
In Contrada Maestra, attuale Via Sant'Andrea, si incontrano due dei più eleganti e grandiosi palazzi barocchi: Palazzo Taffini d'Acceglio, ora sede del Múses Accademia Europea delle Essenze, con uno splendido Salone d'Onore riccamente affrescato e Palazzo Muratori Cravetta dove nella Sala Magna, con uno splendido soffitto a cassettoni dipinto, morì il Duca Carlo Emanuele I.
Gioielli cittadini e luoghi ricchi di opere d'arte sono il Civico Teatro Milanollo , in stile neoclassico, intitolato alle sorelle Milanolle e famose violiniste nell'800 e il Museo Civico e Gipsoteca Davide Calandra, ospitati nell'antico Convento di San Francesco.
Savigliano, dal 2000, è nuovamente sede universitaria. Ospitata oggi nel maestoso Convento di Santa Monica, ricorda il primitivo trasferimento dell'Università da Torino in città, dal 1434 al 1436, su volere del Duca Amedeo VIII.
La campagna saviglianese è altrettanto ricca di case di piacere, ville e cappelle votive: il Palazzo del Maresco, il Palazzo Santa Rosa e il Castello di Suniglia.

Fossano e Benevagienna
Il Castello degli Acaja è il simbolo di Fossano. Costruito come fortezza difensiva, fu trasformato in residenza signorile dai Savoia per ospitare personaggi importanti come Maria Cristina di Francia, per poi cambiare radicalmente la sua destinazione d'uso e divenire un carcere valdese e una caserma.
E' al santo patrone delle città, Giovenale, che è dedicato il Duomo, in stile neoclassico e con una maestosa facciata in mattone piemontese. La Chiesa della S.S. Trinità, invece è uno splendido esempio di architettura barocca realizzata da Francesco Gallo e ricca di stucchi e decorazioni dei più importanti artisti del 1700 in Piemonte.
Poco distante è situata la storica città romana di Augusta Bagiennorum. Le campagne di scavi hanno riportato alla luce i resti del Tempio e dell'antico borgo dotato anche di un Anfiteatro.
Tra i Palazzi signorili del centro storico, si riconosce Casa Levi dei Tulipani, famiglia di importanti banchieri che già nel 1600 erano in possesso dei bulbi di questo fiore d’origine orientale dai costi elevatissimi. Primo Levi ricorda nel “Sistema periodico” che suo padre nacque a Bene; Casa Ravera, sede del Museo del Territorio e il Palazzo di Lucerna di Rorà, che, nel 1796, ospitò Napoleone Bonaparte durante la campagna d'Italia.
Nella Chiesa di San Francesco è conservato il coro composto di ventiquattro stalli riccamente intagliati con raffigurazioni di carattere sacro e profano, databile al primo quarto del ‘500, e considerato tra i più interessanti ed antichi della provincia di Cuneo.
LA PROVINCIA GRANDA

Cuneo
A Cuneo la città, la sua forma ed il suo nome sono un tutt'uno, come in nessun altro comune d'Italia. Per la sua posizione, fin dalla preistoria fu un nodo strategico per il passaggio verso i valichi alpini e l'Oltralpe.
Piazza Galimberti , in stile neoclassico e soprannominata "il salotto di Cuneo" è il cuore della città ed una delle piazze più grandi del Piemonte. Qui si affaccia la casa di Duccio Galimberti, partigiano combattente e divenuto famoso per il suo discorso, del 1943, che diede avvio alla Resistenza Italiana.
In via Roma, ex "contrada maestra" si possono ammirare le facciate affrescate dei palazzi nobiliari, la Cattedrale di Santa Maria del Bosco con la sontuosa pala d'altare di Andrea Pozzo, il Palazzo del Comune, la Torre Civica con l'affresco che rappresenta l'allegoria della nascita della città e il Palazzo del Governatore, oggi sede della Prefettura. Merita la visita il complesso monumentale di San Francesco, di epoca quattrocentesca e che include all'interno dell'ex convento il Museo civico cittadino.
Nella storica pasticceria Arione i più golosi potranno assaggiare i rinomati cuneesi al rhum.

Le Valli del Cuneese
Intorno al capoluogo si dispongono a raggiera le dieci valli del cuneese, che cingono la città di Cuneo e le cui montagne creano uno scenario imperdibile.
Ai confini con le colline di Langa troviamo le montagne della valle Tanaro, la più a sud e la più vicina al mare, quindi da sempre crocevia di passaggi e quelle delle valli Monregalesi, la cui geologia ha dato vita ad acque preziose per la salute. Spettacolari sono le grotte di Bossea e importanti tesori d'arte come il Santuario di Vicoforte e la chiesa di San Fiorenzo di Bastia.
Verso nord si incontra la valle Pesio, ricca di sorgenti e corsi d'acqua e dominata dal massiccio del Marguareis; cuore della valle è la suggestiva Certosa di Pesio.
Ampia, di facile accesso e ponte di collegamento con la Francia è la valle Vermenagna la cui nota Limone Piemonte è meta sciistica per gli amanti degli sport invernali.
Cuore del Parco Naturale delle Alpi Marittime, la più estesa area protetta del Piemonte, è la valle Gesso in cui svettano le cime più alte. Valdieri, riserva di caccia dei Re di Casa Savoia, è sede del più alto stabilimento termale d'Italia. Al confine tra le Alpi Cozie e Marittime è situata la valle Stura. I valloni dei Bagni di Vinadio con l'omonimo santuario, il più alto d'Europa, e quello di Sant'Anna sono tra i più frequentati.
Inserita tra le valli Maira e Stura è la valle Grana, conosciuta per i suoi alpeggi per la produzione del formaggio di Castelmagno. Meta religiosa è il Santuario di San Magno.
L'incontaminata e lunga valle Maira custodisce meraviglie culturali e naturalistiche: la Riserva Naturale Ciciu del Villar con le sculture naturali e l'incantevole conca di Elva valgono il viaggio.
La valle Varaita, ampia e verde, si estende per 70 km fino al colle dell'Agnello, valico di unione alla regione francese del Queyras; è soprannominata "la smeraldina" per la sua rigogliosa natura.
L'ultima è la valle Po, dove dalle sorgenti del Pian del Re nasce il Po, il fiume più lungo d'Italia. Simbolo è il Monviso, il Re di Pietra che domina la valle con i suoi 3841 m.

Mondovì e il Santuario di Vicoforte
Le origini di Mondovì affondano nel Medioevo e hanno il sapore della rivolta. La sua fondazione si deve alla ribellione degli uomini del "Monte di Vico" che, stanchi di sottostare al Vescovo di Asti, decidono di fondare una loro città.
Il "cuore" storico della città è la parte alta, raggiungibile mediante la Funicolare e conosciuta con il nome di Piazza. Qui si affacciano tutti gli edifici religiosi e civili più importanti dell'epoca Medievale e non solo. Tra questi spicca il Palazzo del Governatore, l'Antico Palazzo del Comune e la Chiesa dedicata a San Francesco Saverio, realizzata da Giovenale Boetto e riccamente affrescata all'interno dal pittore gesuita Andrea Pozzo.
Tra i vari palazzi signorili, all'interno di Palazzo Fauzone di Germagnano è allestito il Museo della Ceramica.
Simbolo della città è la Torre Civica situata all'interno dei giardini del Belvedere che permettono una splendida vista su tutto l'arco Alpino e sulle colline circostanti.
A Mondovì nacque uno dei più grandi architetti piemontesi settecenteschi: Francesco Gallo. A lui si deve la cupola ellittica più grande al mondo, quella del Santuario di Vicoforte, costruito per onorare la Regina Montis Regalis e per diventare il mausoleo di Casa Savoia. Riccamente affrescato, oggi ospita le tombe di Carlo Emanuele I, Elena di Montenegro e Vittorio Emanuele III.


Racconigi
Una delle più belle residenze sabaude è situata qui a Racconigi, a meno di un'ora di distanza da Torino, in una zona di pianura, immersa nella più totale tranquillità. Questo fu uno dei motivi per cui la reggia venne inserita nella lista delle "Reali Villeggiature" di casa Savoia.
Ricco nell'arredamento, con fastosi saloni settecenteschi e ottocenteschi, ma anche con elementi prettamente moderni, come l'ascensore, il castello ci racconta sala per sala il suo utilizzo.
Dal salone d'Ercole utilizzato per le feste e matrimoni, agli appartamenti cinesi che hanno ospitato l'ultimo Zar di Russia; dal biliardo di Carlo Alberto, alla prima camera matrimoniale di Vittorio Emanuele III e della Regina Elena di Montenegro, l'affascinante percorso si conclude nelle cucine, famose per le loro dimensioni.
Per gli amanti della pace e tranquillità non può mancare una passeggiata nel Parco di ben 180 ettari di estensione.
Ma, pochi sanno che... Racconigi nel 1700 era una delle città più importanti a livello europeo per la produzione della seta. Un tour alla scoperta della produzione e vendita dei bozzoli di seta che permette anche di scoprire i principali monumenti della città e che si conclude con la visita del piccolo, ma esaustivo Museo della Seta.
TORINO E PROVINCIA

Tour Classico di Torino
Il tour alla scoperta delle interessanti architetture torinesi ha come punto di partenza uno dei teatri più grandi ed importanti d'Italia: il "Regio".
Il cuore della città è sicuramente Piazza Castello su cui si affacciano Palazzo Reale, da sempre residenza della famiglia sabauda, Palazzo Madama, antica fortificazione medievale rivisitata nei secoli e la trionfante e barocca Chiesa di San Lorenzo.
Il Duomo di S. Giovanni, unica chiesa rinascimentale della città, ospita la Cappella della Sacra Sindone e costruita sui resti dell'antica Augusta Taurinorum di cui rimangono visibili alcune parti del Teatro romano e la Porta Palatina, ancora perfettamente conservata.
Percorrendo Via Roma si raggiunge Piazza San Carlo, il "salotto di Torino" con al centro la famosa statua del Caval 'd Brons che ritrae Emanuele Filiberto a cavallo.
Ultima tappa è l'aristocratica Piazza Carignano su cui si affaccia l'omonimo palazzo, sede del primo parlamento italiano che oggi ospita il Museo Nazionale del Risorgimento.

Tour a Tema in Torino
4 interessanti percorsi per individuare le diverse trasformazioni di Torino nel corso dei secoli.
L'itinerario della "Torino Romana" è una passeggiata alla scoperta di Julia Augusta Taurinorum e dei suoi principali monumenti, tra cui la Porta Palatina, una delle quattro porte originali del castrum romano, più imponente che mai e con a fianco i resti, ben conservati, delle antiche mura. A ridosso del Duomo sono ben visibili i ruderi del Teatro e tramite la Via Garibaldi, in passato il decumano massimo, si raggiunge Palazzo Madama dove si può ammirare quel che rimane delle due torri della Porta Praetoria.
Largo IV Marzo e la Via dei Mercanti sono il punto di partenza della "Torino Medievale" in cui restano tracce di bifore e decorazioni in cotto sulle facciate di alcune case. Nelle vicinanze è visitabile la Chiesa di S. Domenico del XIII secolo. Anche le Torri d'Acaja, retrostanti a Palazzo Madama e il complesso del Borgo Mediovale del Valentino che riproduce fedelmente i centri abitati dell'epoca del Piemonte e della Valle d'Aosta, sono siti d'interesse.
La visita della"Torino Barocca" è un alternarsi di edifici realizzati dai più importanti architetti di corte, tra il 1600 e il 1700. Tra questi spicca la Chiesa di San Lorenzo, capolavoro del Guarino Guarini; Palazzo Barolo, residenza dell'aristocratica famiglia Falletti; Palazzo e Teatro Carignano; Palazzo Chiablese che ospitò Paolina Borghese e la Chiesa di S. Filippo Neri riedificata da Filippo Juvarra.
In seguito all'Esposizione Universale del 1902, Torino si rinnova seguendo i dettami dell'Art Nouveau. Casa "La Fleur", il villino "Raby", la Fontana dei 12 Mesi, all'interno del Parco del Valentino e il Villaggio Leumann, esempio di imprenditoria industriale, sono solo alcune delle meravigliose strutture che si possono ammirare.

La Torino dei Musei
Le possibilità di visita sono numerose e varie, la scelta può ricadere tra:
Musei Reali: un grande progetto che include Palazzo Reale, i Giardini Reali, La Biblioteca e l'Armeria, la Galleria Sabauda, il Museo Archeologico, Palazzo Chiablese e la Cappella della Sindone, simboli indiscussi del potere, della storia e della cultura torinese dei secoli.
Museo Egizio, secondo museo per importanza al Mondo, dopo quello del Cairo, una collezione di reperti archeologici dedicati all'arte e alla cultura egizia.
Palazzo Madama - Museo Civico d'Arte Antica un viaggio tra le diverse epoche torinesi con opere dal medioevo al barocco.
Mole Antonelliana - Museo Nazionale del Cinema, luogo profondamente legato alla cultura cittadina, un sorprendente percorso nella storia del cinema dalle lanterne magiche ai divi di Hollywood. Con l'Ascensore Panoramico è possibile raggiungere gli 85 metri di altezza per una visuale mozzafiato su tutta la città.
MAUTO - Museo dell'Automobile, con il nuovo allestimento del 2011 ci racconta l'evoluzione dell'automobile da mezzo di trasporto a oggetto di culto.
GAM - Galleria Civica d'Arte Moderna e Contemporanea, una delle collezioni più importanti d'Italia in cui Ottocento, Novecento e Mondo Contemporaneo vengono raccontati da dipinti, sculture, installazioni e disegni.
Museo Lavazza, un museo sensoriale nella cultura del caffè intrecciato con la storia della famiglia Lavazza.
La Basilica di Superga e Le Tombe Reali
La Basilica di Superga nasce per volere del Duca Vittorio Amedeo II, a seguito di un voto fatto alla Madonna delle Grazie nel 1706, durante l’assedio dei Franco-Spagnoli in Piemonte.
L'imponente Basilica, sorta sulla sommità dell'omonimo colle, è opera di Filippo Juvarra, architetto messinese di Casa Savoia.
Per volere di Vittorio Amedeo III nei suoi sotterranei fu costruita la cripta contenente le Tombe Reali di Casa Savoia (oggi, in totale sono 62). Il progetto fu affidato all’architetto Francesco Martinez, nipote di Filippo Juvarra e concluso nel 1778.
Ad arricchire il complesso, il Chiostro caratterizzato da un giardino all’italiana, decorato con siepi e, con al centro il pozzo e la Sala dei Papi diventata pinacoteca nel 1876 e composta da ben 265 dipinti che ritraggono i papi canonicamente eletti.
Questo è sicuramente uno dei luoghi più suggestivi di Torino come suggestivo è raggiungere la Basilica con la storica tranvia a dentiera Sassi - Superga inaugurata nel 1844 con la sua prima corsa; un viaggio d'altri tempi che regala la visuale su un panorama mozzafiato.


La Palazzina di Caccia di Stupinigi
Residenza Sabauda per la Caccia e le Feste edificata a partire dal 1729 su progetto di Filippo Juvarra, la Palazzina di Caccia di Stupinigi è uno dei gioielli monumentali di Torino, a 10 km da Piazza Castello, è oggi proprietà della Fondazione Ordine Mauriziano.
Uno splendido esempio di rococò internazionale delle residenze reali europee, fu il luogo di loisir per la caccia. Sontuosa e raffinata dimora prediletta dai Savoia per feste e matrimoni durante i secc. XVIII e XIX, nonché residenza prescelta da Napoleone nei primi anni dell’800. Agli inizi del XX secolo è scelta come residenza dalla Regina Margherita, e dal 1919 è anche sede del Museo dell’Arredamento.

Venaria Reale
Progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte per volontà del duca Carlo Emanuele I, la Reggia di Venaria è sicuramente una delle maggiori e più suggestive residenze sabaude.
Uno sfarzoso apparato decorativo costituito da 80.000 mq di spazi monumentali, comprensivo del borgo e 60 ettari di area verde che circondano la Reggia.
Con l'arrivo di Napoleone i giardini vennero persi e trasformati in piazza d'armi e solo dal 2007, in seguito ai lavori di risanamento e restauro, sono stati recuperati ed oggi sono considerati il fiore all'occhiello di questa magnificente costruzione.
All'interno del sistema della Venaria Reale è imperdibile la sosta nel Parco della Mandria, un'enorme oasi naturale in cui vivono liberamente o allo stato semibrado diverse specie di animali selvatici e domestici. Inoltre è custodito un notevole patrimonio storico-architettonico costituito da oltre 20 edifici tra i quali ricordiamo il Castello della Mandria (la Dimora di Caccia di Vittorio Emanuele II e della Bella Rosina), la Villa dei Laghi, numerose cascine d’epoca e i resti di un ricetto medievale.

La Valle di Susa
E' senza ombra di dubbio la Valle più importante dal punto di vista storico perché fu una fondamentale strada di comunicazione già in epoca romana, via di pellegrinaggio e culla di abbazie e chiese durante il Medioevo e territorio strategico in età moderna.
Il Rocciamelone è la cima più amata della Valle, famoso e apprezzato da escursionisti di tutta Europa.
Riconoscibile sin dall'imbocco della Valle di Susa, simbolo del Piemonte in Europa, è la Sacra di San Michele, che dalla cima del monte Pirchiriano veglia sulle nostre montagne da più di mille anni.
Lungo la "Via Francigena" non si può che lasciarsi affascinare dagli affreschi del 1400 di Giacomo Jacquerio del complesso di Sant'Antonio di Ranverso, mentre discreta tra i prati della Val Cenischia si trova la secolare Abbazia dei SS. Pietro e Andrea di Novalesa, citata nel celebre romanzo "Il nome della rosa" di Umberto Eco.
La Valle offre un patrimonio storico e architettonico che non ha nulla da invidiare a siti ben più famosi.
Numerosi sono i castelli, da edifici di epoca medievale a quelli più esteticamente armoniosi e più "moderni", tra i quali spicca il Castello della Contessa Adelaide, nel centro storico di Susa e costruito a fianco del celebre Arco di Augusto di epoca romana e il Forte di Exilles, maestoso ed imponente, rappresentava uno dei più importanti sistemi difensivi del Piemonte.
Carmagnola
La città è situata in un territorio pianeggiante al limite della provincia che fa da ingresso prossimo all'hinterland di Cuneo. Conosciuta per la folcloristica Fiera del Peperone che si svolge a fine Agosto-inizio Settembre e per la Fiera di Primavera nel mese di Aprile.
La storia di Carmagnola per diversi secoli fu legata ai Marchesi di Saluzzo che la trasformarono in una cittadella fortificata con castello e mura per la sua importanza strategica. A testimonianza di questo periodo troviamo Casa Cavassa, un elegante edificio nobiliare fatto costruire dall'omonima famiglia che si occupò delle prime cariche politiche all'interno del Marchesato. Altri palazzi storici di pregevole interesse sono sicuramente Palazzo Lomellini, per la fattura architettonica e Casa Piano o Casa delle Meridiane con la facciata interamente decorata con soggetti mitologici risalenti al 1500.
Nel cuore del centro storico vi è l'antico Castello, ora sede del Municipio e diversi musei tra cui quello Navale, della Canapa, Tipografico e della Storia Naturale.
Tra gli edifici religiosi si annovera la chiesa della Collegiata dei Santi Pietro e Paolo, del 1400, con tanto di Cappella dell'Immacolata Concezione decorata all'interno e, nella periferia, l'Abbazia Cistercense di Santa Maria Casanova risalente al 1150.


Chieri
La cittadina di Chieri legò la sua storia a quella dell'industria tessile piemontese e questo la portò ad arricchirsi. Infatti oggi, passeggiando in città, numerosi sono i palazzi signorili, le chiese gotiche con bellissime facciate in cotto e le ricche e raffinate architetture barocche presenti nel centro storico.
Il Duomo dedicato a Santa Maria della Scala ne è un esempio. Una splendida struttura gotica con un interno riccamente decorato e di cui i Savoia furono omaggiati divenendo signori di Chieri nel 1418.
Le chiese di Santa Margherita, di San Filippo Neri, di S. Bernardino e di S. Antonio sono, invece, una testimonianza dell'arte barocca.
Città in cui studiò, lavorò e si formò spiritualmente san Giovanni Bosco.
Gli intenditori di cibo devono assolutamente assaggiare i grissini tipici piemontesi: i "Rubatà", arrotolati a mano e cotti a legna.
L'ASTIGIANO

Centro storico di Asti
Portici, torri, piazze con i tavolini all’aperto e palazzi prestigiosi rendono Asti raffinata ed elegante.
Ovunque vi giriate nel centro vedrete una torre! La più antica di queste è la Torre Rossa, risalente addirittura al primo secolo dopo Cristo. Si dice facesse parte della porta romana di accesso alla città e che fosse stata l’ultima prigione del martire San Secondo, diventato poi patrono della città di Asti.
Accanto al Palazzo dei Governatori, si trova la Torre Troyana, una possente costruzione quadrata voluta dalla famiglia Troya, da cui prende il nome, e che la fece decorare con una merlatura a coda di rondine. Nel 1400 divenne torre civica, su di essa venne installato un grande orologio, tutt'ora funzionante e la campana in cima risulta essere una delle più antiche della nostra regione.
Di grande fascino Piazza Roma, con la Torre Comentina che si erge da Palazzo Medici del Vascello, oppure Piazza San Secondo dove si trova la Collegiata dedicata al Patrono cittadino.
Infine, la Chiesa di Santa Maria Assunta, oggi la Cattedrale cittadina, in stile gotico lombardo, lunga oltre 80 metri, è una delle più grandi Chiese del Piemonte.

Abbazia Santa Maria di Vezzolano
La bellissima Canonica di Santa Maria di Vezzolano è sicuramente tra i più importanti monumenti medievali del Piemonte.
Le teorie sulla sua fondazione sono diverse: secondo la leggenda la costruzione è legata alla figura di Carlo Magno, che, spaventato dalla visione di alcuni scheletri usciti dalla tomba,trovò sollievo nella preghiera verso la Vergine Maria e per tanto decise di costruire, proprio in quel luogo, una chiesa. La storiografia invece fa risalire la costruzione dell’abbazia intorno all’anno 1000 e ipotizza che la chiesa sia sorta nel periodo della riforma gregoriana attraverso una “rifondazione canonicale” per iniziativa di un consorzio di famiglie signorili e sui loro stessi possedimenti.
L’edificio così come oggi lo vediamo risale invece alla seconda metà del XII secolo, un affascinante esempio di "romanico astigiano" con l'utilizzo alternato della pietra arenaria e del mattone per creare bicromia ed eleganza.
All’esterno da vedere con attenzione il campanile romanico e la facciata decorata in cotto alternato a fasce orizzontali in pietra.
L’interno invece, con le sue forme romanico-gotiche con influssi francesi e lombardi, è composto da due navate, centrale e sinistra poiché quella di destra è stata incamerata nel chiostro nella seconda metà del XIII secolo.
E poi c’è il bellissimo chiostro con portici diversi nella loro architettura perché realizzati in epoche differenti. Lungo l’ala nord-ovest di quest’ultimo sono visibili numerosi affreschi che rappresentano uno dei più interessanti cicli pittorici del ‘300 in Piemonte.

Terra di Santi: Castelnuovo Don Bosco
Il complesso comprende l'Istituto Salesiano, la piccola chiesetta dedicata a Santa Maria Ausiliatrice, il Santuario in onore a Don Bosco, il Museo etnografico e delle missioni salesiane e la Casa natale del Santo.
Il fulcro, costituito dall'immenso Santuario, è eretto sul luogo dove nacque don Giovanni Bosco (1815-1888) che comprende la Chiesa superiore e la Chiesa inferiore, entrambe datate dopo gli anni '50 del 1900. Preceduto da un grande piazzale destinato a ospitare la folla di fedeli in occasione di pellegrinaggio.
La casa ospitò il santo fino all'età di 16 anni ed è costituita da pochi e poveri ambienti: stalla, cucina, camera della mamma e della suocera, camera dei ragazzi e fienile.