
Le Langhe
Sono le colline descritte da Fenoglio, quelle della Malora, quelle che per secoli sono state una lotta continua, terre difficili da coltivare in cui nasce il vitigno principe del Piemonte, il Nebbiolo; luoghi in cui si respira ancora la semplicità e in cui si percepisce l'orgoglio e l'attaccamento dei Langhetti alla tradizione e alla vigna.
Il fascino, il desiderio e il richiamo di questi paesaggi nascono sempre più spesso in un calice di vino, nel mondo che si intuisce dietro a quel bicchiere, a quella bottiglia, a quel Cru.
Ma la poesia della tavola e della collina non sarebbe completa senza un'altra poesia: il dialetto. Un impasto di italiano, francese, ligure e celtico, impossibile da intuire, ma necessario per leggere compiutamente questa società contadina.
Per gli amanti del cibo e del vino questa è sicuramente una delle zone d'eccellenza, il luogo ideale per rilassarsi e godere della natura, dell'arte e soprattutto del buon vino e della buona cucina.

Il Roero
Il Roero, situato alla sinistra orografica del fiume Tanaro e contraddistinto dalle sue famose "Rocche", è oggi conosciuto per i suoi grandi vini bianchi, ordinate geometrie di verdi noccioleti, i suoi profumati frutteti e i cereali. Il suo vario paesaggio offre una vasta gamma di frutti tutti da scoprire, dalle fragole di Sommariva Perno alle vecchie varietà di Pesche di Canale e di Pere Madernassa.
Sulle colline spiccano castelli e fortezze medievali, trasformati seguendo i dettami del barocco e del rococò.
Ottima scelta per gli amanti dei luoghi selvaggi con possibilità di escursioni a piedi o in mountain-bike.